L’arte è una delle più intense espressioni della creatività dell’uomo. Attraverso essa l’uomo legge la realtà che lo circonda e ne propone una ermeneutica. Forme, colori, linguaggi sono i mezzi con cui si racconta il mondo. E non fa eccezione il Carnevale di Viareggio, che con la creatività dei suoi artisti, è espressione libera, vivace, irriverente, ironica, giocosa ilarità. Nel sorriso, nello sberleffo, si cela la provocazione, per stimolare un pensiero, una riflessione. E anche il mondo della Chiesa, con le sue figure, simbologie, ritualità, è spesso coinvolto dai maestri della cartapesta in quella liturgia profana che è il Corso Mascherato in cui dialogano temi e ricerche.
Ma la scelta di raffigurare personaggi e simboli del mondo della Chiesa è relativamente recente; libertà espressiva in tal senso si manifesta nei carri allegorici e nelle mascherate solo dagli anni Ottanta, sebbene i primi riferimenti al mondo ecclesiastico risalgano al 1963 con il complesso mascherato Porcherie d’oggi di Giovanni Lazzarini. In quell’allegoria, che fece scalpore, l’artista puntava il dito sulle frodi alimentari e realizzò dei grossi maiali in cartapesta vestiti da preti per impartire l’estrema unzione ad un cavallo destinato al macello. La costruzione fu oggetto di sequestro da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza ed il provvedimento si trascinò per anni in tribunale. Bisogna attendere il 1980 prima che un maestro della cartapesta affronti di nuovo l’argomento, inserendo la rappresentazione di un Papa su un carro. Ma l’intuizione di Arnaldo Galli, pluridecorato artista, rimane solo sul bozzetto.
Quella figura non trovò posto sul carro allegorico Scherzando con le lacrime agli occhi. Non erano ancora maturi i tempi per Messaggero di Pace, il carro del 1986 che l’artista Paolo Lazzari dedicò interamente a Giovanni Paolo II. Da allora il mondo della Chiesa è sempre stato motivo di attrazione da parte dei maestri.
Questa esposizione policentrica tra le Chiese di Viareggio, nell’anno del Giubileo, nasce da un’idea di S.E.R. mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca ed è realizzata dalla Fondazione Carnevale di Viareggio. E’ un viaggio attraverso una selezione di bozzetti e fotografie conservati all’Archivio Storico del Museo del Carnevale in Cittadella, a Viareggio.
Un percorso per sorridere e riflettere sui grandi temi e personaggi della nostra contemporaneità.
Da un’idea di S.E. Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca
Realizzazione Fondazione Carnevale di Viareggio
A cura di Andrea Mazzi, Museo del Carnevale, Viareggio
Coordinamento editoriale e comunicazione Alessandra Delle Fave e Olimpia Niglio
Mostra diffusa nelle Chiese di Viareggio:
Chiesa di Sant’Antonio, Corso Garibaldi 155
Chiesa Sant’Andrea, via Paolina Bonaparte 38
Chiesa Madre di San Paolino, via Sant’Andrea 221
Chiesa del sacro cuore di Gesù, via Zanardelli 176
Chiesa di Santa Rita, via dei Lecci 95
Chiesa di San Giovanni Bosco, via Maroncelli 332